Storie di "valligiani combattenti" nella quinta edizione di "Bursch in festival"
Anche quest’anno registi, attori e tecnici di Teatrando collaboreranno a “Bürsch in festival”, l’evento che si propone di valorizzare le piccole borgate della Valle Cervo, riscoprendole attraverso la loro storia.
Organizzato dalla Fondazione Opera Pia Laicale del Santuario di San Giovanni d’Andorno, su iniziativa del “Centro di Documentazione Alta Valle Cervo – La Bürsch”, il festival coinvolgerà quest’anno otto dei Comuni che compongono l’Unione Montana Valle Cervo: Andorno, Campiglia, Miagliano, Piedicavallo, Rosazza, Sagliano, Tavigliano e Tollegno.
Tema conduttore di questa V edizione, che dall’1 al 19 Agosto offrirà un percorso in nove tappe, saranno le storie delle guerre che, nel corso dei secoli, hanno coinvolto, più o meno direttamente, la valle e i suoi abitanti.
“I soldati della Valle Cervo – Storie di valligiani combattenti” è il titolo del percorso che, lungi dall’essere una celebrazione della guerra, intende invece far riflettere su come, loro malgrado, gli uomini e le donne della Valle Cervo abbiano dovuto (in alcuni casi anche voluto) combattere. Le guerre, infatti, non sono mai mancate e ci furono sempre valìt della Bürsch o abitanti dalla Bassa Valle Cervo impegnati su qualche fronte. La vallata ha vissuto fortunatamente pochi episodi di guerra guerreggiata, ma il Piemonte, l’Italia e altri luoghi del mondo hanno visto i valligiani in armi.
Tutto nasce, come consuetudine, dalla ricerca storica e archivistica condotta da Anna Bosazza e Danilo Craveia, responsabili del Centro di Documentazione. Le storie emerse dai documenti di Comuni e Parrocchie hanno offerto loro lo spunto per scrivere i testi che, nel corso delle varie serate, verranno messi in scena dagli attori di Teatrando. Ogni serata, che racconta episodi e personaggi relativi al luogo che la ospita, offre anche una conferenza di approfondimento e un conclusivo momento di intrattenimento musicale a cura di Opificiodellarte.
“La scelta del tema è nata sull’onda dell’Adunata Nazionale degli Alpini ospitata lo scorso maggio a Biella – commentano Bosazza e Craveia – ma la nostra idea non è certamente di celebrare la guerra, al contrario. L’intento è proprio quello di sottolineare come e quanto l’esperienza di quei combattenti sia stata drammatica, sia per chi fece ritorno a casa, sia per coloro che persero la vita lontano dalla Valle Cervo”.
Si parlerà della guerra di Sebastiano Ferrero contro Andorno, dell’impiego dei valìt durante l’invasione spagnola del Seicento, nelle guerre risorgimentali e nelle due guerre mondiali, ricordando anche esempi, più o meno leggendari, di donne combattenti: la Levera ad Andorno, la Agnesetta e la crocerossina decorata Ida Boffa Tarlatta.
Come prevede il format del festival, ormai consolidato, ogni appuntamento inizia alle 20.45 con la scena interpretata dagli attori di Teatrando e prosegue alle 21.00 con la conferenza di commento e approfondimento, seguita dalla replica della scena intorno alle 21.30 per poi concludersi con la performance musicale di Opificiodellarte. Non mancherà, a cura delle singole borgate, un piccolo rinfresco e l’eventuale breve visita guidata al luogo.
Quest’anno l’evento è sostenuto anche dal bando CulturHub della Fondazione Crb. Per la partecipazione si richiede un contributo di 10 euro solo al primo appuntamento cui si assiste. Una cartolina permette di collezionare i timbri delle successive serate. Quanto raccolto viene destinato all’Opera Pia del Santuario a sostegno di future iniziative.
L'ULTIMO APPUNTAMENTO
Martedì 19 agosto a Campiglia, al Santuario di San Giovanni d’Andorno, la scena “Le combattenti valètte, donne pugnaci”, scritta da Danilo Craveia, diretta da Simona Romagnoli e interpretata da Veronica Bordignon, Artemisia Loro Piana, Gian Luca Marchi, Elisabetta Marigo e Mattia Pecchio, porta in scena cinque personaggi della valle, che nel corso dei secoli si distinsero per le loro imprese eroiche. Tra storia, leggenda e rivendicazioni di parità tra i sessi, si parlerà di: Agostina Levera, coinvolta nella Guerra di Andorno alla fine del Quattrocento; Agnesetta Rosazza, che portava i rifornimenti all’esercito in quella combattuta nel 1638 nel Vercellese; Tommaso Cicero morto nel 1860 al Volturno tra i Garibaldini; Emilio Martinazzo Sartor, Alpino caduto ad Adua nel 1896; Ida Boffa Tarlatta, la Crocerossina decorata durante la Seconda Guerra Mondiale. Il tema sarà approfondito da Giulia Magliola. La serata si chiuderà con il duo composto da Andrea Beccaro (basso elettrico) e Gabriele Ferro (chitarra elettrica).
PROGRAMMA (già svolto)
Venerdì 1 agosto ad Andorno, in frazione Locato, nella sede del circolo La Boita, la scena “La guerra contro Andorno di Sebastiano il Magnifico”, scritta da Danilo Craveia, diretta da Veronica Rocca e interpretata da Davide Ajmone, Christian Ferrari e Claudio Nicolai, ricorderà lo scontro che nel 1487 coinvolse la comunità di Andorno, che ambiva a una maggiore autonomia. Ad approfondire il tema sarà Luca Forgnone. La serata si chiuderà con il concerto del chitarrista Gabriele Ferro.
Sabato 2 agosto a Piedicavallo, in frazione Montesinaro, davanti alla Chiesa Parrocchiale, la scena “La guerra delle donne”, scritta da Anna Bosazza, diretta da Frank Juch e interpretata da Adele Fioravera, Simona Romagnoli e Annalisa Zini, racconta la vita dura delle donne della valle e la loro preoccupazione per gli uomini impegnati al fronte nella Prima Guerra Mondiale. Dopo l’approfondimento storico a cura di Luca Forgnone, la serata prosegue con la musica di Marella Motta.
Domenica 3 agosto a Tavigliano, davanti alla Chiesa Parrocchiale, la scena “I confini sono confini”, scritta da Anna Bosazza, diretta da Paolo Zanone e interpretata da Frank Juch, Lia Lupino e Sofia Parola, ricorda la figura di Felice Boffa Ballaran, ufficiale degli Alpini e valente alpinista. Il successivo approfondimento sarà affidato alla nipote Emanuela Boffa Ballaran, mentre l’intrattenimento musicale sarà di Leonardo Ceralli alla chitarra.
Mercoledì 6 agosto a Sagliano, nei pressi del Cappellificio Cervo, la scena “Che belli gli Alpini, che bello il nuovo cappello alpino”,
scritta da Danilo Craveia, diretta da Claudio Nicolai e interpretata da
Alfredo Barausse, Ilaria Gariazzo e Graziella Panetta, si svolge nel
1910 e parla della nascita del cappello degli Alpini, che assume
ufficialmente la foggia che lo caratterizza proprio in quell’anno. Dal
1898 il Cappellificio Cervo è il produttore ufficiale e unico
depositario del cappello dell’Ufficiale Alpino Super Bantam e produce
anche il cappello Alpino da Truppa. Ad approfondire il tema sarà lo
stesso Craveia. La serata si chiuderà con il concerto del duo composto
da Stefano Melis (sax) e Gabriele Ferro (chitarra).
Venerdì 8 agosto a Campiglia, nella piazzetta di frazione Sassaia, la scena “Soldato Pietro Antonio Boggio Bertinet, al fronte”,
scritta da Anna Bosazza, diretta da Veronica Rocca e Frank Juch e
interpretata da Andreana Ceresa, Luca Meo e Veronica Rocca, fa
riferimento al periodo risorgimentale. Si ripercorrono infatti gli
scontri della Prima Guerra d’Indipendenza intrecciando le lettere
scritte da Pietro Antonio Boggio Bertinet, nato a Oriomosso nel 1822,
alle parole di sua madre. La conferenza di approfondimento sarà a cura
della stessa Bosazza ed è previsto inoltre l'intervento di Maura Hary,
discendente del soldato Boggio Bertinet. La serata si chiuderà con il
concerto di Maurizio Torchio al basso elettrico.
*** Per chi ha piacere di raggiungere Sassaia a piedi
(con adeguate calzature e munendosi di torcia per illuminare i propri
passi, soprattutto al ritorno) l’appuntamento è alle 19.45 nella piazza
del Municipio di Campiglia. Un accompagnatore condurrà i partecipanti
lungo la “Stra’ dal forche”, che sale alla frazione (circa 45 minuti di
cammino).
Lunedì 11 agosto a Rosazza, nella piazzetta della chiesa in frazione Beccara, la scena “I valìt soldati di mare”,
scritta da Danilo Craveia, diretta da Simona Romagnoli e interpretata
da Veronica Rocca, Greta Siviero e Paolo Zanone, racconta il rapporto
tra il mare e i valligiani, che lo solcarono per migrare, ma anche per
combattere su piroscafi e incrociatori. Il tema sarà approfondito da
Craveia. La serata si chiuderà con il concerto di Alessandro Debiaggi
alla fisarmonica.
Mercoledì 13 agosto a Tollegno, nella piazza della Chiesa Parrocchiale, la scena “Vita dura per i Moschettieri di Tollegno”,
scritta da Danilo Craveia, diretta da Simona Romagnoli e interpretata
da Gabriele Firenze, Luca Forgnone, Luisella Gracis, Giuseppe Marrone,
Luca Meo, Pietro Raco, Edoardo Ramasco, Sara Tortolone e Paolo Zanone,
racconta in modo comico e farsesco l’arruolamento tra i Tollegnesi di un
manipolo di moschettieri, inviati a difendere i bastioni Santhià
dall’assalto degli Spagnoli nel 1622. Il tema sarà approfondito dallo
stesso Craveia. La serata si chiuderà con il concerto di Stefano
Temporin (contrabbasso) e Gabriele Ferro (violoncello).
Sabato 16 agosto a Miagliano, nella Piazza del Municipio, la scena “A Miagliano s’impara il Bertodano”,
scritta da Danilo Craveia, diretta da Paolo Zanone e interpretata da
Laura Antoniotti, Novella Ghiotti, Stefania Lazzarini e Pietro Raco,
ripropone quello che è una sorta di tormentone di “Bürsch in festival”:
l’improbabile scolaresca alle prese con la vicenda storica di turno da
approfondire. In questo caso la paziente maestra condurrà i discoli
scolaretti indietro nel tempo fino al Medioevo per parlare di Pietro
Bertodano, che si guadagnò il titolo di Conte combattendo con valore
sotto la bandiera dei Savoia a Ivrea, mentre la città si difendeva
dall’assalto dei Visconti e del terribile Facino Cane. Il tema sarà
approfondito da Barbara Caneparo. La serata si chiuderà con lo swing
Anni 50 e 60 di Fiorenza Rosanna (voce) e Leonardo Ceralli (chitarra
elettrica).